
Prodotti: Eínda, Lária, Solária
BRH+
Barbara Brondi e Marco Rainò sono architetti, designer e curatori indipendenti. Il loro approccio sperimentale si concretizza attraverso l’attività pratica della progettazione, della ricerca teorica e dell’impegno critico nei campi dell’architettura e del design contemporaneo.
Nel 2002 fondano BRH+, studio attivo nell’ambito della progettazione ad ampio spettro derivata dal concetto di architettura aperta alla convergenza tra discipline. Attivi come Art Director e autori di numerose pubblicazioni editoriali, interpretano il loro ruolo nel segno di una costante esplorazione creativa e come un’indagine culturale finalizzata all’innovazione sociale.

Designer: BRH+
EÍNDA
Un mosaico di diversi poligoni, di figure organizzate sul piano per evocare la terza dimensione, per suggerire un'idea di profondità. Eínda è una successione di formelle geometriche a sviluppo verticale, con campi di colore denso che si amalgamano in una trama spaziale originale. Lo scenario grafico è un tributo alta lento di Gio Ponti, alla precisione del suo estro, alla poesia dei paramenti ceramici delle sue invenzioni d’architettura.

Designer: BRH+
LÁRIA
Una veduta con architettura, un telaio strutturale inserito in un frammento di paesaggio. Lária presenta una ritmica sequenza di segni geometrici assimila bilia quelli di una griglia costruita, di un sistema trave-pilastro immerso nel colore. Lo scenario grafico è un omaggio al genio di Giuseppe Terragni, alla visionaria purezza delle sue architetture razionali, al processo metafisico con cui sublima la materia in una successione di identità sospese.

Designer: BRH+
SOLÁRIA
Un campo di colore uniforme solcato da sottili tracciati lineari, che si incrociano in trame oblique, in una matrice a losanghe ripetute: raggi luminosi, proiezioni d'ombra, traiettorie di piccoli corpi celesti. Solária è una finestra su un orizzonte inedito, la mappa di un cielo nuovo, di un firmamento astratto. Lo scenario grafico è una dedica all’arte di Piero Portaluppi, alla raffinatezza della sua architettura, dei suoi motivi decorativi ricorrenti e alla sua passione per gli strumenti di misurazione scientifica, attraverso un'interpretazione astratta dell’ordito di linee orarie degli orologi solari.
